Questo blog non vuol essere nient'altro che un invito: un invito a fermarsi...

DONO

Non ti auguro un dono qualsiasi, ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo per divertirti e per ridere, se lo impiegherai bene potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo per il tuo Fare e il tuo Pensare, non solo per te ma anche per donarlo agli alri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre, ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo non soltanto per trascorrerlo.
Ti auguro tempo perché te ne resti: tempo per stupirti e tempo per fidarti e non soltanto per gurdarlo sull'orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare. Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso, per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita.

INVITO

Cosa significa veramente "fermarsi"? E perché oggi diventa così difficile fermarsi solo un attimo? Viviamo una vita frenetica, sempre di corsa, mille cose da fare: il lavoro, la casa, i bambini (poveri anche loro tirati dentro in questa pazza giostra..), la palestra, l'estetista, le cene, gli happy hour... ma quando iniziamo a vivere?

Facciamo finta di vivere, perché abbiamo mille impegni e così ci sembra di avere una vita piena. In effetti non abbiamo una vita.

Vi è mai capitato di stare a casa un giorno in ferie o un sabato e di dormire fino alle 11.00? Squilla il telefono: "Pronto?" con una voce dall'oltretomba. "Ciao, sono P. Ti ho svegliato?" "No no" "Hai una voce..." "Stavo pulendo i pavimenti...". Il nostro interlocutore non è affatto convinto ma noi non siamo disposti a cedere. Quasi che starsene a letto fino a tardi sia un crimine. Quantomeno è visto come un crimine. Ammettere di stare un pomeriggio alla finestra a guardare le nuvole è da pelandroni insensati.

Abbiamo perso la capacità di vedere un ciliegio in fiore o i colori delle foglie in autunno.

Ed allora è indispensabile fermarsi e prendersi tempo per guardare dentro se stessi e cercare di capire, per imparare ad amarsi un po' di più.

Io rifiuto questo mondo proiettato verso il futuro a discapito del presente. Mi dissocio da queste ossessioni di perfezione che ci appiattiscono e ci sviliscono della nostra identità. Detesto il buonismo, il perbenismo, la sete di potere, l'avidità.

Io mi fermo.

Mi fermo a pensare, a guardare il cielo, le stelle e la luna. Mi fermo a fare le carezze ai cani e a sorridere ai bambini...

IL TUO SORRISO



Toglimi il pane,

se vuoi,toglimi l' aria,

ma non togliermi il tuo sorriso.

Non togliermi la rosa,

la lancia che sgrani,

l' acqua che d' improvviso scoppia nella tua gioia,

la repentina onda d' argento che ti nasce.

Dura è la mia lotta

e torno con gli occhi stanchi,

a volte, d' aver visto la terra che non cambia,

ma entrando il tuo sorriso

sale al cielo cercandomi

ed apre per me tutte le porte della vita.

Amor mio, nell' ora più oscura

sgrana il tuo sorriso,

e se d' improvviso

vedi che il mio sangue macchia

le pietre della strada,

ridi,

perchè il tuo riso sarà per le mie mani

come una spada fresca.

Vicino al mare, d' autunno,

il tuo riso deve innalzare

la sua cascata di spuma,

e in primavera, amore,

voglio il tuo riso come

il fiore che attendevo,

il fiore azzurro,

la rosa della mia patria sonora.

Riditela della notte,

del giorno, delle strade contorte dell' isola,

riditela di questo rozzo ragazzo che ti ama,

ma quando apro gli occhi e

quando li richiudo,

quando i miei passi vanno,

quando tornano i miei passi,

negami il pane,

l' aria,

la luce,

la primavera,

ma il tuo sorriso mai,

perchè io ne morrei.


(P. Neruda)

PICCOLA STORIA CINESE

Un acquaiolo cinese aveva due recipienti di terracotta che, appesi alle due estremità di un’asta, portava sulle spalle. Uno dei recipienti aveva una crepa, mentre l’altro era perfetto e arrivava sempre con tutta l’acqua con cui era stato riempito. Al termine del lungo percorso dal ruscello al villaggio il contenitore crepato arrivava sempre con metà acqua. Per due anni di fila l’acquaiolo arrivava al villaggio sempre con un recipiente e mezzo d’acqua. Ovviamente quello perfetto era orgoglioso dei suoi risultati, mentre il recipiente crepato si vergognava della sua imperfezione e si sentiva in colpa per rendere solo la metà del potenziale col quale era stato fatto.
Dopo i due anni di quello che giudicava un amaro fallimento, un giorno, il recipiente crepato così parlò all’acquaiolo mentre erano al ruscello: “Mi vergogno di me stesso e voglio scusarmi con te. Ho portato solo metà acqua al villaggio perché questa crepa che ho al fianco me la fa perdere. A causa di questo difetto devi lavorare di più e realizzare di meno”.
L’acquaiolo gli rispose: “Hai notato che ci sono fiori lungo il sentiero solo dal tuo lato? Siccome sapevo della tua imperfezione, ho seminato i fiori solo da quella parte ed ogni giorno al ritorno tu li hai innaffiati. Per due anni ho potuto cogliere sempre fiori per abbellire la mia modesta casa. Se tu non fossi stato come sei, non ci sarebbe stata tanta bellezza a rendere gioioso il mio tugurio".

Sono felice




Questa volta lasciami
essere felice,
non è successo nulla a nessuno
non sono in nessun luogo,
semplicemente
sono felice
nei quattro angoli
del cuore, camminando,
dormendo o scrivendo.
Che posso farci, sono
felice,
sono più innumerabile
dell'erba
nelle praterie,
sento la pelle come un albero rugoso,
di sotto l'acqua,
sopra gli uccelli,
il mare come un anello
intorno a me,
fatta di pane e pietra la terra
l'aria canta come una chitarra.




(P. Neruda)

13 SPUNTI PER LA VITA

1 -Ti amo non per chi sei ma per chi sono io quando sono con te.
2 -Nessuna persona merita le tue lacrime, e chi le merita sicuramente non ti farà piangere.
3 -Il fatto che una persona non ti ami come tu vorresti non vuol dire che non ti ami con tutta se stessa.
4 -Un vero amico è chi ti prende per la mano e ti tocca il cuore.
5 -Il peggior modo di sentire la mancanza di qualcuno è esserci seduto accanto e sapere che non l’avrai mai.
6 -Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso.
7 -Forse per il mondo sei solo una persona, ma per qualche persona sei tutto il mondo.
8 -Non passare il tempo con qualcuno che non sia disposto a passarlo con te.
9 -Forse Dio vuole che tu conosca molte persone sbagliate prima di conoscere la persona giusta, in modo che, quando finalmente la conoscerai, tu sappia essere grato.
10-Non piangere perché qualcosa finisce, sorridi perché è accaduta.
11-Ci sarà sempre chi ti critica, l’unica cosa da fare è continuare ad avere fiducia, stando attento a chi darai fiducia due volte.
12-Cambia in una persona migliore e assicurati di sapere bene chi sei prima di conoscere qualcun altro e aspettarti che questa persona sappia chi sei.
13-Non sforzarti tanto, le cose migliori accadono quando meno te le aspetti.
"TUTTO QUELLO CHE ACCADE, ACCADE PER UNA RAGIONE"
(GABRIEL GARCÍA MÁRQUEZ)
Dammi il supremo coraggio dell'Amore,
questa è la mia preghiera,
coraggio di parlare,
di agire, di soffrire,
di lasciare tutte le cose,
o di essere lasciato solo.
Temperami con incarichi rischiosi,
onorami con il dolore,
e aiutami ad alzarmi ogni volta che cadrò.
Dammi la suprema certezza nell'amore,
e dell'amore,
questa è la mia preghiera,
la certezza che appartiene alla vita nella morte,
alla vittoria nella sconfitta,
alla potenza nascosta nella più fragile bellezza,
a quella dignità nel dolore, che accetta l'offesa,
ma disdegna di ripagarla con l'offesa.
Dammi la forza di amare sempre
e ad ogni costo.

Tagore

TI ASPETTO...


Quando ti sei svegliato questa mattina ti ho osservato e ho sperato che tu mi rivolgessi la parola. anche solo poche parole, chiedendo la mia opinione o ringraziandomi per qualcosa di buono che era accaduto ieri. Però ho notato che eri molto occupato a cercare il vestito giusto da metterti per andare a lavorare. Ho continuato ad aspettare ancora mentre correvi per la casa per vestirti e sistemarti e io sapevo che avresti avuto del tempo anche solo per fermarti qualche minuto e dirmi: "Ciao". Però eri troppo occupato. Per questo ho acceso il cielo per te, l'ho riempito di colori e di dolci canti di uccelli per vedere se così mi ascoltavi, però nemmeno di questo ti sei reso conto. Ti ho osservato mentre ti dirigevi al lavoro e ti ho aspettato pazientemente tutto il giorno. Con tutte le cose che avevi da fare, suppongo che tu sia stato troppo occupato per dirmi qualcosa. Al tuo rientro ho visto la tua stanchezza e ho pensato di farti bagnare un po' perché l'acqua si portasse via il tuo stress. Pensavo di farti un piacere perché così tu avresti pensato a me, ma ti sei infuriato e hai offeso il mio nome. Io desideravo tanto che tu mi parlassi, c'era ancora tanto tempo. Dopo hai acceso il televisore, io ho aspettato pazientemente mentre guardavi la TV, hai cenato, però ti sei dimenticato nuovamente di parlare con me, non mi hai rivolto la parola. Ho notato che eri stanco e ho compreso il tuo desiderio di silenzio e così ho oscurato lo splendore del cielo, ho acceso una candela, in verità era bellissimo, ma tu non eri interessato a vederlo. Al momento di dormire credo che fossi distrutto. Dopo aver dato la buona notte alla famiglia sei caduto sul letto e quasi immediatamente ti sei addormentato. Ho accompagnato il tuo sogno con una musica, i miei animali notturni si sono illuminati... ma non importa, perché forse nemmeno ti rendi conto che io sono sempre lì per te. Ho più pazienza di quanto immagini. Mi piacerebbe pure insegnarti ad avere pazienza con gli altri.. TI AMO tanto che aspetto tutti i giorni una preghiera. Il paesaggio che faccio è solo per te. Bene, ti stai svegliando di nuovo e ancora una volta io sono qui e aspetto senza niente altro che il mio amore per te, sperando che oggi tu possa dedicarmi un po' di tempo.
Buona giornata...
Tuo papà, DIO.

GIOIA PER TUTTI


Che tutti siano felici!
Che tutti,
forti o deboli,
magri, grassi o normali,
bassi, minuti o slanciati,
quelli che vediamo
e quelli che non vediamo,
quelli che già sono nati
e quelli che nasceranno in futuro,
che tutti,
senza eccezione,
siano felici.

(Buddha)